12/03/15

I muscoli

Nel nostro organismo ci sono 3 tipi di muscolatura: cardiaca, liscia, scheletrica. Si distinguono in base alle striature, all' origine dell' innervazione e al meccanismo di contrazione. Il muscolo scheletrico è costituito dal sarcomero formato da filamenti di actina, miosina, tropomiosina, troponina, dalle miofibrille, dal fascicolo e fibra muscolare,  La maggior parte è sotto il controllo del SN volontario. Troviamo 2 fibre: fibre a contrazione rapida, contiene una miosina ATPasi che idrolizza l' ATP, in questa fibra la velocità di sviluppo della tensione è alta, tali muscoli si affaticano subito e sono adatti a scatti brevi e intensi. La fibra a contrazione lenta contiene miosina ATPasi che idrolizza l' ATP lentamente. Tali fibre sono più resistenti all' affaticamento e sono adatte per attività prolungate. La contrazione del muscolo scheletrico provoca una combinazione di aumento della tensione e accorciamento. Lo stiramento a riposo sul muscolo scheletrico ( precarico ) determina il grado di sovrapposizione tra miosina e actina nonchè il picco di tensione che si può ottenere durante la contrazione per raggiungere la lunghezza ottimale del muscolo. Il muscolo liscio come quello scheletrico è regolato  dalla permeabilità degli ioni essenziali e dai potenziali d' azione ( Na+ , K+ , Ca++ , Ach), anch' esso è sotto la volontà del SN. L' unica muscolatura involontaria è quella cardiaca controllata da alcuni fattori intrinseci e ormonali, da segnali provenienti dal SNA. L a massa muscolare aumenta ( ipertrofia ) in seguito a contrazioni intense e ripetute, al contrario il mancato utilizzo ne comporta la riduzione della massa muscolare ( atrofia ) modificando in entrambi i casi le dimensioni delle cellule muscolari e non il loro numero nel tessuto.

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